Ieri le autorità russe hanno riconosciuto che le truppe ucraine sono avanzate nella parte ovest di Bakhmut. La controparte ucraina ha dichiarato che le truppe di Kiev ogni giorno riuscirebbero a conquistare tra i 150 e i 1700 metri di terreno, senza per questo negare che la situazione su detto fronte sia ancora estremamente complessa. Intanto l’artiglieria russa continua ad attaccare pesantemente le città delle retrovie. Ieri si sono diretti sui cieli di Kiev una trentina di missili, tra cui sei missili ipersonici, il fiore all’occhiello dell’artiglieria di Mosca, una delle armi che secondo Putin avrebbero dovuto cambiare il corso della guerra. Secondo lo stato maggiore ucraino 29 dei 30 missili sarebbero stati abbattuti prima di arrivare a bersaglio, informazione al momento impossibile da verificare. Dopo Gedda, dove è stato invitato dal sultano bin Salman, Zelensky si dirigerà in Giappone per assistere al G7, dove la guerra in Ucraina e le possibili prospettive di pace saranno al centro dell’agenda dei lavori. In ultimo, diversi analisti statunitensi stanno iniziando a ipotizzare che il conflitto ucraino possa trasformarsi in quello che viene definito “scenario coreano”, vale a dire una situazione in cui nessuno dei due contendenti riesce a prendere il sopravvento sul piano militare.
A cura di Sabato Angieri
Regia di Ciro Colonna