Si apre domani a Vilnius, in Lituania, un vertice Nato che viene percepito come cruciale in questa fase politica. Tra i punti all’ordine del giorno ci sono l’ingresso dell’Ucraina nel patto atlantico e la discussione delle linee guida per i membri dell’alleanza in merito alla produzione di armi, alla difesa dei confini Nato e al posizionamento nello scacchiere internazionale a seguito dell’invasione russa in Ucraina. Il presidente USA ha definito ieri “prematuro” il processo di ingresso di Kiev nella Nato, in quanto se questo avvenisse gli altri membri sarebbero tenuti a intervenire direttamente nel conflitto in corso. Inoltre – aggiunge Biden – non c’è unanimità sull’ingresso dell’Ucraina e prima che questo accada, Kiev dovrebbe in ogni caso compiere dei requisiti tra cui quello della democratizzazione del paese. Una battuta d’arresto non da poco per il governo ucraino, che si aspettava un sostegno da parte degli USA, e una buona notizia per gli stati europei che hanno da sempre segnalato il rischio che un ingresso precipitato dell’Ucraina nella Nato aumentasse il rischio di una importante escalation del conflitto. Ciò che al momento sembra più probabile è la stipula di una serie di accordi bilaterali, che nella sostanza fornirebbero a Kiev garanzie molto simili senza che l’alleanza si sbilanci troppo direttamente. Atlas seguirà da vicino gli sviluppi di questo vertice, che si preannuncia particolarmente significativo per gli equilibri futuri a livello globale.
A cura di Sabato Angieri
Regia di Ciro Colonna