Il segretario generale dell’ONU ha pronunciato parole accorate e molto preoccupate di fronte all’assemblea generale delle nazioni unite. Il pericolo di una escalation nucleare è più reale di quanto non sia stata da molti decenni a questa parte, ha sottolineato Guterres, in un discorso che ha rapidamente fatto il giro del mondo. Il segretario generale dell’ONU ha fatto riferimento alle 13.000 armi nucleari sparse per il globo, l’allarme che lancia non sembra quindi rivolto solo alla guerra in corso in Ucraina. Tuttavia è inevitabile cogliere un riferimento alla possibilità di utilizzo di armi nucleari paventata da Putin. Quest’ultimo continua a indicare la NATO come responsabile dell’escalation. Nonostante sia impossibile leggere le future evoluzioni, il conflitto in Ucraina sembra giunto a un bivio: la guerra totale o il compromesso con Putin. Quest’ultima ipotesi inizia ad acquisire un qualche credito in base a diversi fattori: l’avanzata russa verso Bakhmut appare in grado di far indietreggiare le truppe ucraine, l’imminente dispiegamento di ulteriori 200.000 soldati russi porterebbe a 500.000 le unità impiegate da Mosca nel conflitto, i tempi tecnici di fornitura delle armi occidentali giocano a favore dei russi che nel frattempo si organizzano e avanzano. In ultimo, ma non certo di scarsa importanza, non si possono trascurare le difficoltà del governo ucraino, decapitato dagli scandali di corruzione.
Nella giornata di oggi Sabato Angieri torna in Ucraina, non perdete i prossimi collegamenti dal campo.
A cura di Sabato Angieri
Regia di Ciro Colonna