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Bella Baxter o la moderna donna emancipata – Povere Creature!

Bella Baxter o la moderna donna emancipata – Povere Creature!

Già vincitore di svariati premi nei più importanti festival cinematografici mondiali, Povere Creature! arriva nelle sale italiane il 25 gennaio. Il film, diretto dal celebre regista greco Yorgos Lanthimos, è stato, sin dalla sua prima presentazione al festival di Venezia, osannato da critica e pubblico. La pellicola ha inoltre ottenuto ben undici candidature all’edizione 2024 dei Premi Oscar.

Tratto dal romanzo omonimo di Alasdair Gray e sceneggiato da Tony McNamara (già collaboratore del regista greco in La Favorita), Povere Creature! è una sorta di rovesciamento del classico della letteratura romantica Frankenstein; la storia, infatti, inizia con l’esperimento del dottor Godwin Baxter, soprannominato God: un eccentrico quanto deforme luminare della scienza medica. L’accademico, dopo aver ritrovato il cadavere di una donna incinta, riesce a riportarla in vita impiantandole il cervello del feto ancora miracolosamente vivo. L’uomo, inizialmente restio a separarsi da Bella, nome datole dallo scienziato stesso, accetta, suo malgrado, il desiderio di quest’ultima di girare il mondo in modo da poter diventare cosciente e realmente libera. Baxter, infatti, nonostante ami il suo esperimento al pari di una figlia, si rende conto che con la vita le ha dato anche il libero arbitrio e che quindi non può disporre di lei a suo piacimento. Nel corso del suo viaggio e delle sue tante esperienze Bella prende coscienza di ciò che il mondo in cui vive e soprattutto lei stessa è.

Grazie a questa sorta di rilettura femminista del già citato Frankenstein, Lanthimos si serve della sua protagonista per scardinare la sicurezza, le certezze e le convinzioni morali degli spettatori. Il mezzo principale attraverso il quale Bella scopre il mondo e chi lo abita (oltre ovviamente ai tanti viaggi) è infatti il sesso. La pellicola è colma di scene a sfondo sessuale (siano esse di masturbazione o atti eterosessuali e omosessuali) che mettono al centro i vari aspetti psicologici e fisici dei personaggi narrati.

È inizialmente con il piacere sessuale che Bella scopre la sua libertà, e nel prosieguo del film ogni tappa del suo percorso di crescita è relazionato al suo cambio di prospettiva rispetto alla questione erotica.

In Povere Creature! il regista greco si serve ancora magistralmente di quella che è la sua cifra stilistica per elevare i toni del racconto. Inoltre, per realizzare immaginare il look visivo del film, sembra che Lanthimos abbia preso ispirazione (oltre che dal genere steampunk) da due pietre miliari della cinematografia mondiale: i film di Georges Méliès e il cinema espressionista tedesco.

 Dal punto di vista della fotografia in aggiunta agli elementi tipici del suo cinema quali i frequenti zoom in e out, i movimenti di macchina lenti e stranianti e le prospettive alienanti e non convenzionali, in questo film il regista si serve di ricorrenti inquadrature grandangolari che stravolgono e distorcono l’immagine. In aggiunta a ciò, la storia viene fotografata per un quarto in un grande bianco e nero che sta a sottolineare l’assenza di consapevolezza nel cervello di Bella nella prima parte del film. Una nota di merito va a favore del direttore della fotografia Robbie Ryan (anch’esso già collaboratore del cineasta in La Favorita), in grado di gestire con gran abilità le folli direttive del regista.

La scenografia magniloquente, i costumi pomposi e l’assurda colonna sonora sono la perfetta cornice di un racconto grottesco quale Povere Creature! è.

Infine, ma di certo non in ordine di importanza, va citata la bravura dell’intero cast. Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef e persino i comprimari Hanna Schygulla, Jerrod Carmichael e Cristopher Abbot, regalano agli spettatori grandissime prove attoriali.

Su tutti i citati comunque è la protagonista a svettare: Emma Stone è in grado di comunicare allo spettatore servendosi tanto delle espressioni e del tono della voce quanto dei movimenti corporei; questi ultimi fondamentali in un film del genere che fa della dimensione fisica uno dei principali veicoli narrativi.

Povere Creature! è una perla nella filmografia di Lanthimos, una commedia grottesca in grado di descrivere la difficoltà della presa di consapevolezza che ogni donna è costretta ad affrontare.

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