L’attacco di Hamas e la successiva invasione di Gaza da parte di Israele sono crimini contro l’umanità e Karim Khan, il procuratore capo della Corte penale internazionale, ha chiesto all’Aja un mandato di arresto per i loro responsabili: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e per il capo delle brigate al Qassam di Hamas, Mohammed Deif.
Israele e Stati Uniti non riconoscono l’autorità della Corte Penale internazionale e non sono così obbligati ad arrestare i leader accusati sul proprio territorio, ma tutti gli altri paesi firmatari dello Statuto di Roma che ha istituito l’ICC sì. Se la Corte approverà la richiesta del procuratore (come è accaduto quasi sempre nella storia) potranno volerci diverse settimane perché l’arresto diventi effettivo.
“I capi di Hamas sono colpevoli di stermini, eccidi, sequestro di ostaggi, stupro e violenza sessuale in detenzione” ha detto in un’intervista alla CNN il procuratore Khan.
Mentre le accuse contro Netanyahu e Gallant sono di “aver causato lo sterminio, aver causato la fame come metodo di guerra, inclusa la negazione degli aiuti umanitari, preso di mira deliberatamente i civili nei conflitti”.
Israele – Palestina: storia di un conflitto
Redazione