In Italia, il Festival di Sanremo è un’istituzione da 73 anni: scopriamolo insieme, dalla A alla Z, ripercorrendo fatti e curiosità.
A come Amadeus. E come Ascolti
Iniziare da lui è d’obbligo: Amadeus è stato il maestro di cerimonie di tutte le ultime edizioni di Sanremo. Sempre spalleggiato da un ottimo conduttore maschile (leggi alla voce Fiorello) e da donne decorative e talentuose – e, in un caso, da una donna en-travesti – Ama è una vera istituzione. Tuttavia, lo scorso giugno ha dichiarato che questa sarà l’ultima edizione alla quale prenderà parte da conduttore.
Cinque sono le edizioni da lui presentate: pari a quelle condotte da mostri sacri come Pippo Baudo e Mike Buongiorno. Esordì al timone del festival il 19 dicembre 2019, conducendo Sanremo Giovani.
Con lui, la Rai ha registrando incassi record in termini di ascolti. Solo la finale dell’edizione 2023, che ha visto vincere Marco Mengoni, ha totalizzato 12.256.000 spettatori e il 66% di share. Cifre importanti, per la migliore ripetto alle precedenti edizioni condotte da Amadeus in termini di share.
La migliore edizione di sempre per pubblico e share, tuttavia, resta quella del 1995 condotta da Pippo Baudo: la finale ottenne il 75,2% di share e l’intera edizione una media del 66,7% (fonte: Eurofestivalnews).
B come Bublé, Blanco e…
Il noto cantante statunitense Michael Bublé è stato ospite del Festival di Sanremo nell’edizione del 2005. In quell’occasione presentò sul palco dell’Ariston i suoi singoli Feeling good e Home e si esibì in un duetto con l’allora conduttore Paolo Bonolis cantando Tu vo’ fa’ l’americano.
Il giovane cantautore italiano Blanco, invece, è stato protagonista del Festival di Sanremo 2022, vinto assieme a Mahmood per la canzone Brividi. Di lui, però, si è parlato soprattutto lo scorso anno per un fatto spiacevole: ospite al Festival, durante la sua esibizione, seccato per il fatto di non sentire la propria voce, ha sfogato la rabbia sulle rose che componevano la scenografia del palco.
Facendo un salto indietro nel passato e tornando esattamente a 30 anni fa, non possiamo non menzionare la B di Andrea Bocelli, vincitore dell’edizione 1994 nella categoria Nuove proposte con Il mare calmo della sera.
C come Canzoni e Conduttori
Dal 1951 fino al 2024, ogni edizione del Festival di Sanremo ha ospitato e ospiterà 20 canzoni in gara, per un totale complessivo di 1460 canzoni.
Invece, i conduttori che hanno tenuto in mano le redini della competizione sono 42, molti dei quali rimasti in carica per più edizioni. Tra quelli che non hanno ripetuto l’esperienza ci sono Miguel Bosè, Johnny Dorelli, Loretta Goggi ed Edwige Fenech.
D come Droga
Sembra strano, eppure anche a Sanremo sono scoppiati scandali legati al consumo di droga.
L’ultima polemica si è scatenata lo scorso dicembre in merito alla partecipazione al Festival del gruppo La Sad ed è stata innescata da Fabrizio Corona. Il noto paparazzo ha condiviso sul proprio account Instagram un video che mostrava Fiks alias Enrico Corona, componente del gruppo, intento a sniffare cocaina. In molti hanno chiesto l’esclusione di La Sad dal Festival, ma il gruppo figura tra i Big che parteciperanno a quest’edizione.
C’è un precedente, in tal senso: nel 2010, pochi giorni prima della gara, il noto cantante Morgan dichiarò di fare “regolare e quotidiano uso di cocaina” come antidepressivo e fu squalificato.
Inoltre, nel 2022, fecero discutere alcune esternazioni pubbliche del politico e leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi: “Mi pare evidente che qualche tipo di sostanza stupefacente possa circolare dietro le quinte: basta vedere alcune esibizioni…”.
E come Elodie
Il primo Sanremo della cantante romana risale al 2017: la volle come partecipante Carlo Conti. Nata e cresciuta artisticamente nel vivaio di Amici di Maria De Filippi, nel quale entrò nel 2015, Elodie non ha mai vinto un’edizione del Festival, pur avendovi partecipato tre volte come cantante (nel 2017, nel 2020 e nel 2023) e una come co-conduttrice (nel 2021).
In compenso, lo scorso anno, durante l’esibizione della sua canzone in gara Due, ha ricevuto dal pubblico una proposta di matrimonio.
F come Ferragni
Chiara Ferragni è stata una delle donne della scorsa edizione, quanto destò scalpore per l’abito Schiaparelli nude look e fu sommersa di critiche per un monologo scritto in forma di lettera a sé stessa: “Vorrei poterti abbracciare forte, vorrei dirti che sei abbastanza tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza bella, intelligente e anche questo è uno di quei momenti”.
Un monologo totalmente autoreferenziale, che oggi nessuno più ricorda: nella memoria collettiva restano solo i vari scandali legati ai cachet ricevuti per pandori, panettoni e bambola e mai devoluti in beneficienza.
È opportuno ricordare che nella scorsa edizione, oltre alla F di Ferragni, abbiamo avuto anche le doppie f della giornalista conduttrice di Belve Francesca Fagnani e dell’attrice Chiara Francini.
G come Giorgia
Giorgia è stata uno dei più grandi talenti lanciati dal Festival. Ha esordito a Sanremo Giovani nel 1993 con la canzone Nasceremo, da lei scritta.
Ha partecipato alla competizione nel 1994 con E poi e nel 1995, per la prima volta in veste di Big. Quell’anno ha vinto il suo primo e unico Sanremo con Come saprei, diventando la prima vincitrice del Festival ad aggiudicarsi anche il Premio della Critica, oggi intitolato a Mia Martini.
Di nuovo big nel 1996 con Strano il mio destino, farà ritorno nel 2001 con Di sole e d’azzurro, canzone scritta da Zucchero Fornaciari. A parte la partecipazione da ospite nel 2017, Giorgia tornerà al Festival solo nel 2023, partecipando alla competizione con il singolo Parole dette male.
H come Hotel
L’allusione, ovviamente, è all’Hotel Globo, da molti anni quartier generale del Festival e collocato strategicamente proprio di fronte all’Ariston. E’ qui che si riuniscono i conduttori ed è qui che alloggiano molti cantanti in gara.
Anni fa girava voce che un tunnel sotterraneo collegasse segretamente l’hotel al teatro: in realtà, il passaggio avviene dal cortile interno dell’albergo ad un ingresso laterale dell’Ariston.
Indisponibile per ovvie ragioni nelle giornate del Festival, a metà febbraio offre camere matrimoniali o doppie comfort a partire da 90-100 euro a notte.
I come Insuccessi
Ci sono stati, negli anni, insuccessi sanremesi che si sono trasformati in hit clamorose. Tra tutti, il caso il caso più eclatante è forse quello di Vita spericolata di Vasco Rossi, che partecipò all’edizione del 1983 classificandosi penultima per numero di voti: ne ricevette 1.932, di più solo rispetto a Cieli Azzurri, cantata al Festival di Pupo (1.931).
Nel 1969 la canzone Un’avventura di Lucio Battisti si classificò nona, ma entrò nelle orecchie e nei cuori di tutti, così come, nel 1972, Piazza Grande di Lucio Dalla si piazzò al nono posto.
Per Sanremo vale la regola che vale anche per Miss Italia: non sempre la prima classificata è quella che poi ha maggior successo.
L come Loredana (Berté)
La cantante, oggi 73 anni, è una delle partecipanti più affezionate del Festival, con 11 edizioni nel curriculum. La prima fu nel 1986 con Re, canzone scritta da Mango che si classificò nona, che lei cantò indossando un finto pancione.
Non ha mai vinto un’edizione di Sanremo. In compenso, al Festival 2008, al quale partecipò con Musica e parole, fu squalificata per plagio: la canzone sarebbe stata copiata da L’ultimo segreto.
Nel 2008 le è stato conferito il Premio alla carriera Città di Sanremo, mentre nel 2019, per placare le lamentele del pubblico in sala a causa del quarto posto ottenuto dal suo brano Cosa ti aspetti da me, è nato il Premio Pubblico dell’Ariston, creato appositamente per lei.
M come Maneskin
Tra i fenomeni musicali contemporanei creati dal Festival, il più eclatante è quello dei Maneskin. Vincitori dell’edizione 2021 con la canzone rock Zitti e buoni, sono stati gli unici nella storia, assieme a Gigliola Cinquetti – nel 1962 per Non ho l’età – ad aver vinto nello stesso anno, e per la stessa canzone, anche l’Eurovision Song Contest.
Come band hanno 24 dischi d’oro e 14 dischi di platino, risultando la quinta band rock ad aver ricevuto più dischi d’oro e di platino consecutivamente. Il loro ultimo disco, Rush!, ha venduto 25 milioni di copie solo negli Stati Uniti.
N come Nave. E come Nobel
Non solo terraferma: da qualche anno il Festival si svolge anche in mare, a bordo della nave da crociera Costa Smeralda.
Questi i pacchetti disponibili per prendere parte da passeggero alla Crociera del Festival: Opening Sanremo, Gran Finale Sanremo, Sanremo Full Experience. Il pacchetto più completo, valido per una crociera dal 3 all’11 febbraio 2024, costava come minimo 1099 euro.
Si conoscono già i nomi degli artisti che si esibiranno sulla nave quest’anno: saranno Gigi D’Agostino, Bob Sinclair e i rapper Tedua e Bresh.
E che dire, invece, dell’unico Premio Nobel della storia del Festival? Fu il Nobel per la Medicina Renato Dulbecco, presentatore dell’edizione del 1999 in coppia con Fabio Fazio.
O come Ospiti e superospiti
Quest’anno, all’Ariston, ci saranno nomi come John Travolta, Giovanni Allevi, Rosa Chemical, Russell Crowe e Roberto Bolle. Dopo tanti anni, tornerà al Festival anche una delle sue partecipanti più iconiche: Gigliola Cinquetti.
La lista degli ospiti (e dei superospiti) del passato è lunghissima. Fino al 2000, poi, è stata davvero stellare: partiamo dal leggendario Louis Armstrong, ospite nell’edizione del 1968, e proseguiamo con Buster Bloodvessel (1981), i Dire Straits (1981), Peter Gabriel (1983), Freddie Mercury (1984), Simon Le Bon (1985), Whitney Houston (1986), David Bowie (1997), Madonna (1998) e gli U2 (2000).
I superospiti più affezionati? I Depeche Mode, che hanno partecipato ben 4 volte (1986, 1989, 1990 e 2023).
P come Partecipanti e Patriottismo
Partecipanti a Sanremo 2024, il catalogo è questo: si parte dalla grande Fiorella Mannoia, proseguendo con Geolier, Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato. E ancora: Il Tre, Francesco Renga & Nek, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr.Rain, Maninni, Ricchi e Poveri.
I 12 finalisti di Sanremo Giovani, invece, saranno: bnkr44, Clara, Grenbaud, Jacopo Sol, Lor3n, Santi Francesi, Tancredi, Vale LP, Dipinto, Fellow, Nausica e Omini.
A proposito di patriottismo, invece, al Festival non ha mai trionfato quanto con la canzone Italia amore mio nel 2010. Quella che faceva così: “Sì, stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio”.
La canzone, interpretata da Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e dal tenore Luca Canonici, è tornata attuale lo scorso novembre per via delle dichiarazioni di Pupo, che ha svelato un presunto retroscena sulla partecipazione al Festival.
Queste le parole del cantante: “Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo“. Così si pensò a squalificarla ma poi, così ha detto Pupo, “pensarono a un accordo, mi proposero secondo (posto, ndr), dissi: Secondo va bene”.
Interpellato in merito, lo staff dell’ex presidente Napolitano, oggi scomparso, smentì con fermezza le dichiarazioni del cantante.
Q come Quote
Quest’anno, per chi volesse scommettere sul Festival di Sanremo, ecco i consigli di bwin: “Stando ai pronostici sul Festival 2024, a godere di maggiori chance di aggiudicarsi il Premio della Critica nella prossima edizione del festival è Loredana Bertè, indicata a 1.90. Fiorella Mannoia è bancata a 2.50, mentre Diodato viene proposto a 7.00 e Dargen D’Amico a 8.00″.
A seguire, “per i Negramaro la quota sul Premio della Critica a Sanremo sale a 9.00. Angelina Mango e BigMama sono quotate a 21.00. Più indietro Geolier, Ghali ed Emma, offerti a 26.00. Annalisa, Alessandra Amoroso, Mr. Rain, Irama e Gazzelle presentano invece una quota pari a 34.00. Minori le possibilità di vittoria per Il Volo, indicato a 41.00″.
R come Rifiutati
Quest’anno non ci saranno artisti come Arisa, Michele Bravi, Patto Bravo, gli Zero Assoluto. Ma negli anni sono molti i cantanti, poi diventati famosi, che non hanno mai superato le selezioni per Sanremo.
Tiziano Ferro, al Festival, ha preso parte in svariate vesti ma mai come concorrente. Eppure nel ’97 presentò con una canzone, Quando ritornerai. Poi fu scoperto e lanciato da Mara Maionchi e Alberto Salerno nel 2001 con Xdono.
Lo stesso anno provò a partecipare da concorrente – alla selezione Giovani – anche una certa Carmen Consoli. Il suo brano di presentazione sarebbe entrato poi nelle hit-parade: Confusa e felice. Il brano non arrivò mai in finale, guadagnandosi un terzo posto.
S come Scandali. E Suicidio
A Sanremo gli scandali, di piccola o media entità, non sono mai mancati. Da quelli legati alla sovraesposizione del corpo – avete forse dimenticato la “Farfallina” di Belen Rodriguez che fece tanto parlare nel 2012? – a quelli legati alle dichiarazioni.
Epocale è stata l’ultima apparizione dell’allora comico televisivo Beppe Grillo, che nel 1989 si guadagnò la radiazione a vita dal Festival e dalla Rai. Una sua battuta sull’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga fecero discutere parecchio: “Sono stato al funerale di Hirohito in Giappone, in confronto a Sanremo è il Carnevale di Venezia. C’era anche Cossiga… appena lo hanno visto hanno detto: ‘Chi dobbiamo seppellire’?”.
Nel 1995, si è addirittura verificato un tentativo di suicidio in diretta tv. L’allora conduttore Pippo Baudo seppe gestire con freddezza quella che non sembrava essere una sceneggiata a favore di telecamera.
Ecco cosa accadde: durante la serata finale del 23 febbraio, un uomo minacciò di buttarsi dalla galleria. Baudo raggiunse l’uomo sulla balaustra, offrendosi di aiutarlo. In seguito l’uomo, che si chiamava Pino Pagano, ammise di essere solo alla ricerca di attenzioni.
T come Tre
La prima edizione del Festival di Sanremo, risalente al 1951, si distingue da tutte le altre per un particolare: i 20 brani in gara sono tutti interpretati da tre soli cantanti.
Ad avere l’onore di esibirsi sul palco furono Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano: a vincere la prima edizione fu Pizzi con Grazie dei fior.
Il presentatore era Nunzio Filogamo, che potè condurre solo tre edizioni del Festival: nel 1954 fu tacciato di omosessualità e la puritana Rai gli revocò l’incarico.
U come Umiltà
Il più umile di tutti, tra ospiti e partecipanti? Fu il frontman dei Queen Freddie Mercury, che si esibì a Sanremo nel 1984 cantando Radio Gaga.
In un’intervista televisivo dichiarò: “Cerco di cantare in modo naturale. Ci sono molti cantanti che la voce la usano meglio di me. Aretha Franklin, Rod Stewart. Mi piacerebbe cantare tanto come quelli veri”.
Per onestà, poi, dichiarò anche di essere stato costretto a cantare in playback.
V come Violenza (sulle donne)
Quest’anno, dopo fatti come l’omicidio di Giulia Cecchettin, sul palco del Festival arriverà prepotentemente il tema della violenza sulle donne. Si sceglie di parlarne attraverso l’arte, quella di un’artista del passato tristemente nota anche per essere stata violentata: Artemisia Gentileschi.
Che all’Ariston diventerà la testimonial d’eccezione di tutte le donne che hanno subito o subiscono violenze. Nel foyer del teatro Ariston sarà esposta una replica seicentesca del suo Giuditta e la sua ancella con le testa di Oloferne.
L’iniziativa, promossa da Regione Liguria, fu inaugurata lo scorso anno con l’esposizione dell’Autoritratto di Rubens, che riscosse grande successo.
Z come Zebrato
L’animalier è una fantasia cara al Festival di Sanremo: in particolare lo zebrato.
L’outfit zebrato più kitsch di sempre è probabilmente quello del cantante Aka7even, partecipante di Sanremo Giovani 2022: un completo trench, camicia e pantaloni verde fluo.
Giulia Bucelli