Nella scorsa notte è stato nuovamente colpito il ponte di Crimea, l’attacco fa seguito a quello dello scorso 8 ottobre che lo aveva già reso inagibile al traffico automobilistico. Secondo quanto riportato dalla testata ucraina RBC, l’attacco – messo a segno probabilmente a segno con due droni marini e che ha causato anche due vittime – è opera dei servizi di sicurezza di Kiev. Fonti russe definiscono il gesto come atto terroristico e minimizzano l’entità dei danni, puntando il dito contro agenzie statunitensi e britanniche come co-autrici dell’attacco. Il ponte è uno dei principali canali di rifornimento della penisola di Crimea e rendere inagibile la struttura per il traffico automobilistico rappresenta un danno significativo per la catena di approvvigionamento delle difese russe. L’attacco dello scorso ottobre ha dovuto attendere molti mesi (il 10 luglio, esattamente una settimana fa) per essere riconosciuto da Kiev come proprio operato; in attesa di dichiarazioni ufficiali rispetto alla paternità dei danneggiamenti della scorsa notte, è quasi certo che non si faranno attendere le reazioni da parte russa.
A cura di Sabato Angieri
Regia di Ciro Colonna