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Small Things Like These – Speciale Festa del Cinema

Small Things Like These – Speciale Festa del Cinema

Presentato in anteprima al Festival di BerlinoSmall Things Like These è il nuovo film di Tim Mielants – celebre per aver diretto alcuni episodi della serie Peaky Blinders – prodotto e interpretato da Cilian Murphy.

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Claire Keegan, racconta una pagina buia  della storia ecclesiastica del Regno unito: le cosiddette «case magdalene», ovvero conventi dove giovani prostitute e ragazze madri venivano internate, sfruttate e separate dai loro bambini. La storia ruota attorno a Bill, un carbonaio di buon cuore, che nell’Irlanda degli anni ’80 diventa consapevole quasi per caso della dimensione di terrore e tristezza che regna nel convento cittadino. Durante una delle sue solite consegne presso l’istituto gestito dalle suore, infatti , l’uomo entra in contatto con una ragazza giovanissima che evoca in lui traumi insoluti della sua giovinezza e lo costringe a prendere una decisione estremamente difficile.

Il film, accolto bene da critica e pubblico, punta in particolare sull’emotività del racconto: tutti gli elementi procedono nella medesima direzione per acuire le sofferenze parallele delle donne e del protagonista; a tal proposito, nei frequenti flashback usati per raccontare l’origine dell’interiorità traumatica di quest’ultimo, si scopre il profondo rapporto che lega Bill a quelle donne. Tuttavia, pur riuscendo, anche tramite l’ottima regia di Mielants che riesce ad adattarsi alla perfezione ai toni del racconto tramite la sua essenzialità ed eleganza povera di virtuosismi, la narrazione risulta riuscita a metà. Laddove gli episodi del presente vissuto dai personaggi risultano centrati, ben riusciti e in grado di colpire lo spettatore, le parti legate all’infanzia del protagonista mancano di mordente. Il loro inserimento è necessario per far comprendere il tormento e le scelte di Bill, ma risultano prive di quella dimensione che avrebbe potuto elevare ancor di più il valore di un film già buono. Al netto di ciò, il film di Mielants resta un ottimo film drammatico e il suo finale, semplice quanto sofferto, non mancherà di emozionare lo spettatore.

Cilian Murphy, ancora fresco del trionfo ottenuto grazie ad Oppenheimer, regala l’ennesima grande interpretazione: la capacità di comunicare un ampio spettro di emozioni attraverso i silenzi e gli sguardi – aiutato anche dai frequenti primi piani di Mielants – rendono la sua prova davvero ottima, oltreché convincente. Altra performance degna di nota è quella di Emily Watson; quest’ultima – vincitrice dell’Orso d’argento per il suo ruolo in questo film – seppur poco presente sullo schermo, riesce a entrare nella mente dello spettatore proprio per la sua calma apparente, lo sguardo gelido e i modi fermi in grado di nascondere le profonde nefandezze attuate in quelle mura.

Nonostante alcuni evidenti difetti, Small Things Like These  è un buon film drammatico in grado di puntare i riflettori in modo diverso su un tema estremamente delicato. Il suo particolare punto di vista e l’avanzata lentissima della storia in grado di coinvolgere sin dai primi minuti lo collocano senz’altro tra i migliori drammi della stagione.

 

Il film uscirà nelle sale italiane il 28 novembre.

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