Presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, “The Fabelmans” vede il ritorno dietro la macchina da presa del regista Steven Spielberg dopo “West side story”, uscito nelle sale lo scorso anno.
Il film narra la storia di una famiglia e in special modo di Sammy, un ragazzo che viene folgorato dalla magia del cinema sin da piccolo. Durante il corso del film le vicende della famiglia Fabelman, apparentemente perfetta ma in realtà con delle fondamenta fragilissime, fanno da sfondo alla crescita e alla maturazione di Sammy, il quale più volte si trova costretto a mettere in dubbio le sue convinzioni. In questo percorso di crescita, tuttavia, un elemento resta costante: l’amore per il cinema e la voglia di rifugiarsi in esso.
La pellicola, per larga parte autobiografica, è una dichiarazione di amore che Spielberg fa nei confronti del cinema. Le citazioni, i dialoghi e la regia stessa propendono verso una continua voglia di omaggiare il cinema, in particolare quello della Hollywood degli anni 50 e 60.
La sceneggiatura, scritta da Spielberg stesso insieme al suo assiduo collaboratore, nonché premio Pulitzer, Tony Kushner è ottima. La narrazione è trascinante e ogni elemento inserito, sia esso un dialogo, un gesto o perfino un silenzio sono assoggettati perfettamente al racconto.
La regia, come ci si aspetta in un film di Spielberg è impeccabile: degni di nota sono i “falsi film” girati da Sammy, attraverso cui il cineasta statunitense riesce ad omaggiare in un modo del tutto originale il cinema dei suoi maestri.
Il cast è ben assortito e ogni attore riesce a rendere allo spettatore un’interpretazione godibile. Su tutti Paul Dano e Michelle Williams impersonano alla grande la problematica coppia di genitori. Va inoltre citato il divertente cameo di David Lynch nei panni di quello che viene definito dallo stesso film “il più grande regista di tutti i tempi”.
La colonna sonora, ovviamente affidata al maestro John Williams, storico collaboratore di Spielberg, è molto evocativa e mette in musica alla perfezione le sensazioni e le emozioni che Sammy vive nei diversi periodi della sua vita.
Per concludere, “The Fabelmans” è sicuramente uno dei film più personali, se non il più personale, di Steven Spielberg, il quale attraverso quest’opera mette ancora una volta in mostra il suo grande ed eterno amore nei confronti del cinema e dei film.
Sebastian Angieri