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The Return – Speciale Festa del Cinema

The Return – Speciale Festa del Cinema

Presentato in anteprima assoluta al Toronto International Film FestivalThe Return è il quarto film diretto dal produttore e regista italiano Uberto Pasolini.

Il film, una rilettura dell’Odissea omerica, verte attorno al redivivo Ulisse che giunto di nuovo sull’isola natia si trova costretto ad affrontare, prima dei pretendenti alla mano della moglie e del trono di Itaca, i suoi stessi traumi, sorti a seguito dell’esperienza sconvolgente della guerra di Troia, e quelli di Penelope e Telemaco, generati dalla sua prolungata lontananza.

In The Return, dunque, l’Odissea diventa un pretesto per narrare le terribili conseguenze della guerra sugli uomini: i soldati, gli affetti, i conquistatori e i conquistati, nessuno escluso. Pasolini mette da parte i mostri, la magia e il soprannaturale per raccontare una dimensione reale del dolore; allo stesso modo, mette da parte l’epica e gli eroi, per narrare l’uomo.

La regia si serve di frequenti primi piani, soprattutto sul volto di Ulisse e Penelope per mostrare e raccontare con lunghi silenzi l’interiorità straziata dei protagonisti. Il regista, infatti, non descrive il dolore, né tantomeno lo spettacolarizza; lo comunica attraverso le espressioni dei protagonisti e i loro silenzi. A tal proposito, il ritmo della narrazione procede in modo lento concedendo a quest’ultima toni riflessivi e, per certi versi, intimisti – forse in maniera eccessiva. Tuttavia, ciò si estingue nel finale che, a mio avviso, prende una direzione opposta al modo in cui la storia viene portata avanti fino a quel momento. La risoluzione avviene in una maniera che non segue il resto della svolgimento e sembra un po’ troppo sbrigativa. Non necessariamente errata nella scelte narrative, ma sicuramente superficiale nella costruzione del finale che spiazza lo spettatore.

Parlando del cast, The Return riunisce quella che fu la coppia d’oro de Il Paziente Inglese: Ralph Fiennes e Juliette Binoche interpretano bene i loro ruoli e comunicano in modo convincente il dolore che devasta l’animo dei loro personaggi. Anche Charlie Plummer (al netto della scelta di casting piuttosto strana) e Marwan Kenzari, rispettivamente nel ruolo di Telemaco e Antino, restituiscono una buona performance. Degna di nota, inoltre, la prova di Claudio Santamaria nei panni del popolano che per primo riconosce il re perduto.

 

Il film uscirà nelle sale probabilmente ad inizio 2025.

 

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